Sito penalizzato da Google Panda: la soluzione su come uscire e risolvere il problema
Per evitare o risolvere le penalizzazioni nell’indicizzazione degli articoli previste con Google Panda, una delle soluzioni possibili potrebbe essere rappresentata dalla creazione di sottodomini. La società di Mountain View invita alla cautela.
Per uscire dall’abbraccio mortale di Google Panda, la soluzione potrebbe essere rappresentata dall’utilizzo dei sottodomini. È stato HubPages a suggerire questa possibilità nel corso di un’intervista al Wall Street Journal. Questo sito era balzato agli onori delle cronache digitali per essere stato fra i più colpiti dall’introduzione del nuovo algoritmo introdotto dalla società di Mountain View alla fine di Febbraio 2011 (in Italia è stato introdotto solo qualche giorno prima di Ferragosto).
L’obiettivo di Google Panda è premiare i siti web di qualità e penalizzare invece il posizionamenti di quei siti che presentano contenuti di scarsa o dubbia qualità e che non fanno attenzione all’usabilità del sito stesso (in particolar modo proponendo pubblicità in modo invasivo).
Il grafico di SearchMetrics dimostra il calo dei posizionamenti nelle serp del 60% che si è tradotto in circa l’85% del traffico in ingresso in meno nel mese di Marzo.
A questo punto come dichiara Paul Edmondson, founder e CEO di HubPages, anche su suggerimento diretto di Google, nello specifico da Matt Cutts, hanno iniziato un test nel spostare alcune pagine in sottodomini. Il test ha avuto successo e nel giro di poche settimane è stato esteso a tutto il sito web.
In estrema sintesi si tratta di creare un micro sito separato per ogni argomento, nello specifico per HubPages per ogni autore di articoli.
La soluzione tecnica non solo ha permesso ad HubPages di recuperare terreno, ma addirittura di migliorare la quantità di accessi nel primo periodo.
Ad oggi il sito presenta lo stesso numero di accessi (dopo l’ultimo mini-update di fine Novembre).
Interpellato sulla questione da Search Engine Land, uno sviluppatore di Mountain View ha tuttavia gettato acqua sul fuoco facendo presente che i webmaster “non devono aspettarsi che la semplice aggiunta di un sottodominio possa dare una spinta al ranking” del loro sito web.
Analizziamo però che beneficio può portare l’utilizzo di sottodomini: essenzialmente con il loro utilizzo abbiamo due vantaggi:
- Possibilità di creare mini-siti molto tematizzati (aspetto a nostro avviso molto importante). Questo perché Google interpreta i sottodomini alla stregua di domini completamente differenti da quello principale
- Possibilità di isolare, senza nessuna verifica, i contenuti ritenuti di scarsa qualità dallo stesso Google. Infatti al massimo Google penalizzerà il sottodominio e non tutti i sottodomini, però lo stesso motivo indicato prima. In questo modo seppur non riottenendo il 100% degli accessi precedenti avremo modo di recuperarne un buon numero.
Il nostro suggerimento è in ogni caso valutare attentamente la qualità dei singoli articoli, verificarne l’autenticità ed eventualmente eliminarli o modificarli se considerati scarsamente utili o qualitativamente discreti.