SEO: sottodomini, le nuove linee guida di Google su come e quando usarli
La scorsa settimana a Pubcon, Matt Cutts ha menzionato
Sebbene gli URL possano assumere forme variegate, lastruttura globale di un collegamento ad una risorsa webpuò essere ripartita in tre tipologie base:all'interno di un singolo dominio (pagine dalla radicedel dominio così come all'interno disottocartelle), sottodomini e domini separati.
Generalmente un sito comincia con un singolo dominio.ammettiamo che decidiate di vendere widget online e quindiapriate un sito a questo indirizzo:
widgets.com
All'interno di quel sito, avete creato pagine cheriguardano varie tipologie di widget, come quelle qui sotto:
widgets.com/blu.html
widgets.com/rossi.html
widgets.com/verdi.html
Risultati indentati: Host Crowding in azione
Il vostro sito di widget risulta avere una buona posizione ingoogle e la home page spicca nei primi 10 risultati per laparola chiave di ricerca "widget". Scoprite che lavostra pagina riguardante i widget blu è piuttostopopolare e che viene indentata (nel presentare i risultatidella ricerca precedente) al di sotto dell'home page.Questa pratica viene definita "host crowding" per assicurarediversità nei risultati delle ricerche (Googledefinisce questa pratica anche come risultati indentati).
E' possibile vedere un esempio di host crowding cliccando su questo collegamento.
I ricercatori di mercato vorrebbero che apparisseropiù risultati possibili, ma gli utenti vorrebberovedere una certa varietà di domini nei risultatiottenuti nelle loro ricerche. Google assegna maggiorpriorità agli utenti, sicchè quando essitrovano più pagine da un unico dominio, le possonoosservare indentate ottenendo quindi un'indicazionesull'autorevolezza e il ranking delle pagine di unostesso dominio.
Dominare i risultati delle ricerche attraverso i domini esottodomini
Ammettiamo che decidiate di avviare un blog riguardante iwidget per condividere notizie e informazionisull'industria dei widget per pubblicizzare il vostrosito di e-commerce sui widget. Come strutturate il blog? Lorendete parte del vostro sito, lo mettete in un sottodominioo in un dominio separato? Ci sono tre scelte fattibili:
- Inclusione in un sito esistente: es.
widgets.com/blog/index.html
- sottodominio:
blog.widgets.com
- dominio separato:
widgetsblog.com
In passato, alcuni ricercatori di mercato non avrebberoscelto probabilmente la prima opzione, perchésignificava che non ci sarebbe stata l'opportunitàdi avere più di due inserzioni sulla stessa pagina.Invece storicamente mettere il blog in un sottodominio o inun dominio separato avrebbe significato prenderlo inconsiderazione come un sito del tutto differente, permettendoagli editori di ampliare il loro raggio d'azione e averepiù inserzioni.
Ora si sta cambiando approccio. Google non tratta piùi sottodomini in modo indipendente, effettua invece dellecorrelazioni fra loro. L'algoritmo di ranking èstato modificato in modo tale che le pagine da piùsottodomini abbiano una rilevanza maggiore in modo darenderle maggiormente visibili.
Ora è semplicemente un po' più difficilerispetto al passato di comparire in un set di 10 risultati.Se più sottodomini sono rilevanti per una query,è possibile per tutti trovare visibilità neirisultati.
Matt Cutts ne parla più dettagliatamente nel suo
I sottodomini hanno perso il loro toccomagico?
I sottodomini hanno perso la loro abilità di aiutare isiti web nell'aumentare la loro presenza nei risultatidelle ricerche? Questo rimane da vedere. I sottodomini sonoostici per i motori di ricerca perché in alcuni casi(per esempio video.webpronews.com
eblog.webpronews.com
), i sottodomini vengonousati come importanti sottosezioni del dominio principale(webpronews.com
) che viene gestito dallamedesima compagnia. In altri casi, (per esempiolsjumb.blogspot.com
epostsecret.blogspot.com
), i sottodomini sonositi web controllati da altri web master. Essi possonocondividere lo stesso dominio principale(blogspot.com
), ma i contenuti dei vari blog nonsono correlati fra loro.
Forse un giorno i motori di ricerca saranno abbastanzaintelligenti da riconoscere quando i sottodomini sonocompletamente svincolati dai domini principali e litratteranno di conseguenza.
Siamo propensi allora ad usare domini separati?
con le restrizioni imposte nel mostrare più pagine daun singolo dominio o sottodominio, sembra abbia piùsenso per i web master create domini separati per ognicategoria. Per esempio se volete competere per la parolachiave "Viagra" perché non creareviagra.com
, viagravideos.com
, eviagrablog.com
, in modo tale da avere piùopportunità per scalare le classifiche?
Un bel tentativo, ma non funziona proprio così per viadel PageRank.Infatti se avete viagra.com
,viagra.com/videos
, eviagra.com/blog
, allora le due sottoaree deldominio principale possono avere un PageRank maggioreconferito dai collegamenti presenti nella home page diviagra.com
. Ma con 3 distinti siti, bisognalavorare tre volte di più per ottenere deicollegamenti in entrata.
In conclusione, la perdita di PageRank potrebbe vanificareogni potenziale incremento nello sfruttare l'hostcrowding e questa nuova modalità di gestione deisottodomini. Domini separati hanno senso per argomenticompletamente differenti fra loro, in particolare quando icontenuti sono differenti in modo tale da richiedere sforziper la costruzioni di traffico e collegamenti in entrata pertarget di persone differenti.
Dopo tutto quel che si è detto, la gente hacominciato a chiedersi come doveva trattare le sottodirectorydi un sito web. Spesso e volentieri, chi possiede un sito webama organizzare le proprie pagine di un particolare tipo inuna sottosezione del dominio principale. Per esempio, nelnostro sito dei widget, tutte le pagine riguardantil'acquisto da parte dei consumatori potrebbe risiederenell'area consumatori (/consumer
), mentreper il settore industriale si potrebbe optare perun'altra directory (/industrial
), concollegamenti come questi:
widgets.com/consumer/blu.html
widgets.com/consumer/rosso.html
widgets.com/consumer/verde.html
widgets.com/industrial/grosso.html
widgets.com/industrial/grandissimo.html
widgets.com/industrial/enorme.html
A prescindere dall'organizzazione, Google continua avedere le pagine all'interno di cartelle e sottodirectorycome parti del dominio principale. Questo significa che taliparti sono soggette alle regole di host crowding affrontatein precedenza. Generalizzando, Google vedewidgets.com/blu.html
ewidgets.com/consumer/blu.html
esattamente allostesso modo, per cui la scelta su come organizzare il propriosito dipende del tutto dai propri gusti personali edall'usabilità che se ne ricava per i vostriclienti. Usare le cartelle tende a rendere il sitomaggiormente gestibile per voi e maggiormente usabile eleggibile per i vostri visitatori. Ad ogni modo bisogna stareattenti a non creare dei collegamenti troppo profondi. IlPageRank è pensato per scorrere dalla home page allepagine più profonde. A seconda di un certo numero difattori (inclusi il PageRank del sito e quanto spesso il sitoviene aggiornato), i bot potrebbero non navigare cosìin profondità nella struttura del sito, èconsigliabile quindi non oltrepassare il secondo livello diprofondità.
In conclusione cosa dovrebbero fare i webmaster?
Per ogni ricerca della quale vi interessiate maggiormente,assicuratevi di avere una o due pagine che volete venganoindicizzate per i possibili termini della ricerca,concentrandovi sulle parole chiave, i testi presenti neicollegamenti e come questi ultimi vengono fatti. E' notoche ogni pagina del vostro sito non verrà presentataper ogni ricerca, per cui decidete quali sono le piùrilevanti.
Se avete argomenti completamente separati, considerate lacreazione di domini separati. Nella maggior parte dei casi,sarà sufficiente concentrarsi su un solo dominio, maci sono delle volte in cui avere più domini ha senso.
Usate i sottodomini quando avete contenuti disparati per iquali credete che i vostri visitatori potrebbero considerarerilevanti. Per esempio, i video sono molto differenti dagliarticoli, per cui ha senso mantenere separati questiargomenti in sottodomini. Se avete un sito di viaggi, hasenso usare sottodomini per categorizzare le città.Infatti se qualcuno sta cercando informazioni su una certalocalità, potrebbe voler avere informazioni su comeraggiungerla.
In particolare considerate l'uso del singolo dominiocontrapposto ai sottodomini o ai domini separati da unaprospettiva commerciale. Cosa ha più senso per gliutenti? Se avete a che fare con aree commercialicompletamente differenti, appariranno più credibilicome sottodomini individuali.
Per quanto riguarda i domnini separati, questo è unaltro passo che potrebbe non essere necessario. Matt sostiene che il cambiamento nella modalità digestione dei sottodomini non è stato cosìsignificativo. E' stato attivo per svariate settimane enessuno l'ha notato. questo cambiamento non preclude lapossibilità ai sottodomini dal comparire nei risultatidi una ricerca, semplicemente rende più difficileassicurare un risultato rilevante e di qualità per ilvisitatore.
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