Google +1: cambiamenti indicizzazione siti web. Un motore di ricerca copione ma sociale.

Con un anno di ritardo sul bottone “Like” (mi piace) di Facebook, anche il famoso motore di ricerca Californiano lancia l’esperimento di condivisione sociale dei link nei propri risultati delle ricerche (SERP).

Innanzitutto vediamo come attivare il nuovo strumento, poi valuteremo il suo impatto sui risultati e sulle potenzialità e rischi nell’adottare questa tecnologia per la determinazione del ranking.

Attivare Google +1 button

Effettua il log-in al tuo Google Account, accedi all’homepage di tutti gli esperimenti che Google sta testando e in corrispondenza di “1+ button” clicca su “Join this experiment”. In questo modo hai attivato la modalità “Experimental Labs” di Google.com (certo, gli esperimenti funzionano solo ed esclusivamente sul motore americano).

Come funziona Google +1 button

Basta fare una semplice ricerca su Google.com e magicamente compare a fianco del link al titolo di pagina, un piccolo rettangolo con +1 in trasparenza.

Cliccando il rettangolo si esprime quindi la preferenza e quindi si apre una finestra pop-up dove Google ci avvisa di quanto succederà:

Google, per trasparenza, ci avverte che la nostra scelta sarà pubblica, visibile quindi da altri utenti, poi ci chiede se può utilizzare questa informazione a fini commerciali, per personalizzare gli sponsor visibili sul web (Google Adwords e Adsense).

Dopo aver letto la privacy policy (c’è anche in italiano) confermiamo il nostro voto e magicamente il rettangolino “+1” si colora di azzurro in corrispondenza del click effettuato e nelle SERP successive, la preferenza viene evidenziata direttamente con la foto del profilo.

Google Sociale

Quindi il comportamento è molto simile (praticamente identico) al bottone “like” di Facebook, conferma del fatto che il motore di ricerca californiano sia ispirato nella costruzione di un proprio Social network che vada a competere (credo solo in alcuni aspetti) al famoso portale sociale di Zuckerberg.

Incidenza sulle SERP

Sicuramente Google ha la tecnologia e le risorse per utilizzare queste preferenze sia commercialmente (lo dimostra appunto la check box della finestra pop-up aperta nell’espressione del voto +1) sia nella determinazione del ranking.

Ho letto parecchi commenti negativi a riguardo, dove chi indica quest’ultimo utilizzo dei voti come una forte minaccia alla qualità delle SERP, in fondo oggi si comprano con facilità links, da domani si potrebbero ancor più semplicemente generare o acquistare votazioni +1 di massa.

A mio avviso, però questa visione si dimentica di un fattore importantissimo, anzi di altri 200 e più fattori che determinano il ranking, quindi il posizionamento delle pagine sul motore di ricerca. Infatti reputo impensabile che Google abbandoni tutta la sua tecnologia algoritmica (comunque perfettibile) per affidarsi completamente alle preferenze espresse dagli utenti.

Inoltre la votazione presenta una grossa difficoltà, che però potrebbe effettivamente avvalorarne la qualità, cioè che solitamente un utente prima di esprimere una preferenza su una pagina, la deve navigare e testare. In questi termini, significa che un utente deve “AMARE” proprio quella pagina per perdere tempo nel tornare in SERP e votarla… sappiamo bene che gli utenti sono sempre di fretta e ritornano sulla SERP proprio nel  momento contrario, cioè nell’istante in cui si accorgono che la pagina trovata sul motore non li soddisfa.

A tal proposito, credo che Google dovrà rendere più semplice questa votazione e non limitarla unicamente alle SERP, magari integrandola nella Google Toolbar oppure dando ai webmaster la possibilità di inserire il pulsante “lik…”  - ah no scusa! J - il bottone "+1" all’interno delle proprie pagine e invogliare quindi gli utenti a votare.

Alla fine è sempre il solito discorso, dobbiamo creare contenuti che piacciano agli utenti!

 

Michele De Capitani

Prima Posizione Srl – Web Marketing & SEO