Settore Hardware, Software, telecomunicazione in Italia: risultati del 2006 e previsioni 2007. Ritornano gli investimenti tecnologici nelle aziende (Parte II)
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PREVISIONE PER IL SETTORE INFORMATICO PER IL 2007
Le previsioni 2007 per l'IT in Italia "Per il 2007 è stimata una ulteriore crescita delmercato IT. Quest'ultimo dovrebbe crescere dell'2.0%rispetto ai 19804 milioni di euro del 2006, e raggiungerecosì il valore di 20.2 miliardi di Euro.
La stima sconta un'ulteriore consolidamento dellacrescita dell'hardware, una maggiore velocità dicrescita degli investimenti nel software e una ripresa delladomanda di servizi professionali.
2) SETTORE TELECOMUNICAZIONI IN ITALIA IN CRESCITA DEL2,1%
Rispetto all'anno precedente, quando l'incremento erarisultato del 3%, è stato registrato un rallentamentoche discosta il nostro Paese dalla crescita europea (+5.1%),ma che appare compensato dal crescente peso dei servizi avalore aggiunto e dalla persistente dinamicità deiservizi su rete mobile.
Le telecomunicazioni mobili hanno più chebilanciato il calo delle fisse e confermato il ruolotrainante. Hanno generato una domanda complessiva(infrastrutture, apparati, terminali e servizi) di 23.642milioni di euro, in crescita del 4.5% (+3,6% nel 2005),mentre le fisse sono scese di poco a 20.398 milioni (-0,4%).
Le linee mobili sono ancora cresciute, risultando ben 81,9milioni (+13,4%), ed è cresciuto anche (+1,1%) ilnumero degli utenti attivi, che ha oramai raggiunto lasorprendente soglia dei 44,9 milioni. Il traffico unitarioè cresciuto del 5,1% e la performance complessivadella componente di servizio del "mobile" èrisultata pari a 18.040 milioni (+ 5.1 %).
ADSL E BANDA LARGA
Sono cresciute le componenti legate ai servizi a valoreaggiunto (2.920, +6,4%) e alle connessioni Internet (2570milioni, +7,5%). Per queste ultime si è registratol'incremento degli accessi ad alta velocità, conil raggiungimento di 8,2 milioni connessioni xDSL (+26,5%) edi 324 mila su fibra ottica (+8%).
PREVISIONI PER IL SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI INITALIA PER IL 2007
Per il 2007, si profila invece una dinamica incerta per ilmercato delle telecomunicazioni, che dovrebbe crescere solodell'1% rispetto ai 44040 milioni di euro del2006, superando a stento la soglia dei 44500 milioni dieuro.
La spinta della domanda di servizi a valore aggiunto su retefissa e mobile continuerà, ma si avvertiranno glieffetti dei più recenti interventi regolatori, diincertezze che promettono il rallentamento di investimentidella pressione sulle tariffe conseguente all'ingressosul mercato dei primi operatori virtuali.
3) IL MERCATO ITALIANO ICT CONFRONTATO CON L'ICTMONDIALE NEL 2006
- Il valore totale del mercato ICT è stato nel 2006di 2.735 miliardi di dollari, con una crescita del 5.5%,di poco inferiore al 6.1% dello scorso anno. Per il terzoanno consecutivo la spesa e gli investimenti in ICT nel mondosono cresciuti ad una velocità superiore a quelladell'economia.
- La componente telecomunicazioni ha raggiunto il valoredi 1.661,8 miliardi di dollari, pari al 61% del totaleICT. È proseguita sui ritmi degli anni scorsi, ladiffusione della telefonia mobile, con più di 1miliardo di telefoni cellulari venduti nel 2006 ed un parcodi utenti di 2.7 miliardi. I collegamenti a banda larga hannoraggiunto i 279 milioni.
- La componente informatica ha raggiunto i 1.073 miliardidi dollari, marcando un'altro anno positivo. Levendite di PC si sono mantenute su livelli elevati, passandoda 203 milioni di unità a 224 milioni grazieall'effetto dell'aumento degli utilizzatori neigrandi paesi emergenti (Cina, India, Russia, Brasile) e delcontinuo rinnovamento del parco installato presso imprese efamiglie.
- Il NordAmerica continua ad essere il baricentro delmercato mondiale dell'ICT, avendo raggiunto a fine2006 il valore di 886 miliardi di dollari, seguitodall'Europa "a 27" con 779 miliardi di dollari.In entrambe le aree la crescita del mercato è statacomunque sensibilmente inferiore alla media mondiale, pereffetto delle dinamiche rilevate nell'area Asia-Pacifico,ove Cina, India e Corea del Sud assumono ora anche il ruolodi acquirenti di prodotti e servizi ICT.
- Gli Stati Uniti detengono il valore più elevatoin tutti gli indicatori di penetrazione dell'IT.L'incidenza della spesa IT sul PIL è del 3.9%,contro il 2.2% del Giappone e il 3.1% medio dei maggioriPaesi europei, al netto dell'Italia, che evidenzia il gappiù elevato. Il nostro paese ha una spesa IT sulPIL che non supera l'1,9%, contro il 3,2% della Francia,e il 3,1 % di Germania e regno Unito.
4) LE CONSIDERAZIONI DI ENNIO LUCARELLI, PRESIDENTEASSINFORM
"L'informatica italiana non solo si conferma increscita per il terzo anno consecutivo, ma sta accelerando ilsuo ritmo. Il trend positivo degli investimenti IT rispecchiala curva descritta dall'andamento internazionale, chevuole l'informatica crescere come o più del Pil,fenomeno che si sta registrando quest'anno perl'Italia. E' questo un risultato importante, chesegnala come l'innovazione tecnologica stia giocando unruolo significativo nella ripresa economica in atto" - è un messaggio positivo e ricco diaspettative quello lanciato dal Presidente diAITech-Assinform Ennio Lucarelli, nel presentare oggi aMilano, il Rapporto Assinform 2007
"Il recupero di produttività - hasottolineato Lucarelli - è un obiettivo primarioper il sistema Italia che, come dimostrano i trend dei paesinostri concorrenti, si raggiunge con un grande sforzo diinvestimento in IT. E questo le imprese italiane ed alcunisettori dell'economia lo hanno capito e lo stannodimostrando proprio con l'incremento della domandad'informatica".
"Lo scenario internazionale - ha continuato ilPresidente di AITech-Assinform - rivela che lenovità più rilevanti dei prossimi anniarriveranno dal software e dagli applicativi, comparti su cuiabbiamo tutte le possibilità di disegnare un nuovospazio italiano di produzione d'innovazione tecnologica.Già oggi la nostra offerta d'informatica registraun buon trend di crescita del software applicativo. Ma ildato più interessante riguarda la produzione di valoreaggiunto dei comparti software e servizi: l'82% èprodotto in Italia. Si sta aprendo una fase dell'economiamondiale in cui la capacità di ricercare, produrre,offrire sul mercato innovazione informaticarappresenterà un valore aggiunto sempre piùstrategico nella competizione internazionale, a cuil'Italia non può rinunciare, ma anzi deve trovarela via per valorizzare e potenziare le sue capacitàinnovative".
Secondo Lucarelli, va innanzitutto realizzato un mercatoaltamente concorrenziale e competitivo per i settoridell'Information & Communication Technology,rafforzando il processo di liberalizzazioni dei servizi e dideregulation delle norme anticompetitive, le quali comerilevato recentemente da un'indagine Ocse, hanno effettiancor più negativi se incidono su settori strategiciper l'innovazione del Paese.
Allo stesso tempo è necessaria una politica ad hoc persostenere l'innovazione nell'It che può essereattuata attraverso il lancio di un progetto nazionalesull'informatica nell'ambito di Industria 2015:" Dobbiamo coniugare le opportunità offertedalla rivoluzione It alla risoluzione di probleminazionali - ha concluso il presidente diAITech-Assinform, precisando che "dentro Industria2015 l'informatica va considerata come settore strategicomesso al servizio dello sviluppo dei cinque giàscelti, che sono il risparmio energetico, la mobilitàsostenibile, i beni culturali, il Made in Italy, le scienzedella vita. Ciò consentirebbe di acquisire know-how ebrevettare nuovo software e nuove applicazioni, chepotrebbero poi essere proposti sul mercato internazionale.Senza una specifica azione mirata a produrre in Italiainnovazione informatica si rischia, infatti, chel'attuale crescita economica generi una domanda chepotrà essere soddisfatta acquistando tecnologie per lamaggior parte realizzate all'estero. In alcuni campi laconcorrenza ci confermerà che ciò saràconveniente o necessario, ma in molti altri, i risultatidovranno nascere da iniziative imprenditoriali del nostroPaese".
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