Marcello Tansini
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Connettivitā: Relazione Agcom: richiesto un cambiamento radicale nelle telecomunicazioni in Italia (Parte I)

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Dopo la relazione del Garante sulla Privacy che ha toccatotemi importanti sia nel campo delle telefonia che in quelloInternet, giovedì scorso è stata la volta diCorrado Calabrò, presidente dell'Agcom, che hapresentato davanti al Parlamento l'annuale relazionesullo stato del mercato delle telecomunicazioni in Italia.

Anche questa volta è stato un discorso serio edincisivo che ha avuto il coraggio di toccare temi non facilicome la posizione di Telecom Italia, il ritardo del Wi-Max edella copertura di tutta Italia attraverso la banda larga, ilduopolio esistente nel mercato televiso tra Rai e Mediasetche potrebbe facilmente ripetersi nel nuovo mercato deldigitale terrestre la cui adozione, proprio durante settimana scorsa, èstata postcipata dal Ministro Gentiloni al 2012.

 

RISPARMIO SUI COSTI DELLE TELEFONATE

All'inizio del discorso, Corrado Calabrò ha volutodare una panoramica dell'attuale mercato dellacomunicazioni, sottolineando che in Italia, come nel restodel mondo, è cresciuto anche nell'ultimo anno eche grazie agli interventi dell'Autorità siadiretti che indiretti a beneficio dell libera concorrenza icosti per i consumatori e le aziende sono diminuiti:

"Complessivamente" – ha spiegato ilgarante - "nel periodo dal 1998 al 2005, i prezzifinali dei servizi di telefonia sono diminuiti del 15%, afronte di un aumento medio dell’indice generale deiprezzi al consumo del 17%, e di una crescita del 15% deiprezzi del complesso dei servizi di pubblicautilità ".

Non solo: tra il 2005 e il 2008 grazie al'introduzione diun sistema triennale di controllo dei prezzi presiedutodall'Agcom stessa gli utenti italiani risparmierannodue
miliardi di euro con i prezzi delle telefonate e dei servizisia fissi che mobili che diminuiranno ancora.

 

IL MERCATO DELLA TELEFONIA MOBILE

Calabrò ha annunciato una maggiore collaborazione traAgcom e Antitrust per il controllo e la trasparenza delmercato. La prima iniziativa sarà l'esame deicosti di ricarica delle carte prepagate per i cellulariper cui vi è stato una forte richiesta di diminuzioneda parte dei cittadini italiani ( con una importantepetizione online ) e delle associazioni dei consumatori.

Infine, importante apertura verso gli operatori virtualinel mercato delle telefonia mobile, una figura in Italiache non esiste ancora. Si tratta di aziende che, comegià avviene nel caso della telefonia fissa, compranotraffico telefonico all'ingrosso per poi rivenderlo sulmercato. L'entrata degli operatori virtuali potrebbedunque, far scendere ulteriormente i prezzi della telefoniamobile.

E anche su questo punto, l'Agcom è pronta adintervenire per incentivare l'entrata in Italia deglioperatori virtuali.
"Nella telefonia mobile - ha infatti dichiaratoCalabrò - l'introduzione di forme dicompetizione basate sui servizi, ossia l'avvento deicosiddetti operatori virtuali, può accelerare ladiscesa dei prezzi finali. Qualora nei prossimi mesi non sidovessero registrare significativi avanzamenti a riguardo,l'Autorità prenderà in considerazionemisure regolamentari".

 

LA POSIZIONE DI MONOPOLIO DI TELECOM ITALIA E LA RICHIESTADIRETTA DI CAMBIAMENTO

Ma, come già detto, Calabrò ha parlatoapertamente anche di Telecom Italia, considerata da Agcomin una posizione di monopolio, anche se in alcuni ambiti,di strada ne è stata già fatta verso laliberalizzazione:

"Alla luce della profonda evoluzione del mercatointervenuta in questi anni in seguito dell'innovazionetecnologica, all'avvento delle reti di nuova generazionee all'integrazione fra rete fissa e mobile, riteniamonecessario mettere mano alla disciplina dei doveri ditrasparenza e non discriminazione in capo a Telecom Italianei mercati «wholesale» e «retail»,per adeguarla alla nuova realtà, garantendo la pienaed effettiva parità di trattamento tra tutti glioperatori di mercato. A tal fine, nell' ambito delleattività svolte da Telecom Italia, occorre fare unpasso avanti sulla strada della separazione tra serviziregolati e non regolati, agendo sulla funzione di governancee di controllo indipendente. L'esperienza internazionalemostra che questo percorso è più efficacequando l'operatore stesso prende impegni vincolanti.Chiedo perciò a Telecom Italia di dare la suadisponibilità in tal senso".

Un invito chiaro ad una divisione amministrativaall'interno del Gruppo dove esiste già unabusiness-unit che si occupa della vendita all'ingrosso ditraffico telefonico, ma che l'Authority desidera che siaindipendente e trasparente nelle scelte in modo tale che" La maggiore trasparenza che ne risulteràvarrà sicuramente a togliere asprezza al contenziosoingeneratosi, hic et inde, tra l’operatore dominante egli operatori alternativi".

 

LA SITUAZIONE INACCETTABILE DEL WIMAX E LA RICHIESTA DELLASUA LIBERALIZZAZIONE

Un altro punto molto importante toccato durante la relazioneè stato quello della liberalizzazione del Wimax il cui ritardo èstato definito da Calabrò come
"inaccettabile"
soprattuttoperchè in tal modo si blocca lo sviluppo e ladiffusione della banda larga in Italia che potrebbe arrivaregrazie alle onde radio del wimax anche nelle localitàfinora non coperte da cavi o fibra. Inoltre, visto che lefrequenze Wimax appartengono allo Stato, precisamente alMinistero della Difesa, e che non vengono utilizzate da anni,la loro vendita produrrebbe anche " un apprezzabileintroito per lo Stato".

"Auspichiamo che il Governo, assecondando l’impegno del Ministro Gentiloni,sblocchi finalmente questa situazione, consentendol’assegnazione delle frequenze" - ha affermatoCalabrò, spiegando che è necessario "unripensamento profondo della politica di ripartizione dellospettro fra gli utilizzatori" che preveda una veraliberalizzazione dell’uso delle frequenze".

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