Marcello Tansini
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Connettivitą: Relazione Agcom: richiesto un cambiamento radicale nelle telecomunicazioni in Italia (Parte II)

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BANDA LARGA E ADSL: AUMENTARE LA COPERTURA, MIGLIORARE LAQUALITA' E DIMINUIRE I PREZZI

In relazione alla banda larga, il rapporto annualedell'Agcom, sottolinea come, seppurl'Italia partisseda una posizione svantaggiata, in pochi anni èarrivata al quarto posto per linee Adsl attive in Europa conun numero pari a circa 7 milioni di Adsl attivate e unaumento in misura percentuale del ben 187% in due anni. Maanche su questo punto, Calabrò ha parole decise siaper quanto riguardo la diffusione sul territorio della bandalarga giudicato ancora non soddisfacente, sia per quantoriguardo i prezzi:

"La diffusione dell'ADSL raggiunge l’80%della popolazione, ma con gravi squilibri territoriali. Iprezzi di accesso, per effetto degli interventidell’Autorità, sono scesi mediamente in sei mesidel 50%; ma possono diminuire ancora".

La banda larga viene giudicata fondamentale per ladiffusione delle nuove tecnologie digitali e per questo" L’Autorità utilizzerà tutti glistrumenti a sua disposizione per lo sviluppo concorrenzialedi questo mercato". Il riferimento a Telecom Italiae alla sua divisione di vendita all'ingrosso diconnettività Adsl è chiaro. Non solo serve unamaggior diffusione della banda larga, ma anche unmiglioramento dei suoi standard qualitativi e una maggiortrasparenza in questo senso a livello di offerte. Per questomotivi, l'Agcom sta preparando una carta dei serviziInternet per dare indicazioni e regole sulla qualitàdei collegamenti Internet.

 

IL DUOPOLIO NEL MERCATO TELEVISIVO ANALOGICO E LASITUAZIONE DEL DIGITALE TERRESTRE

Infine, dopo aver denunciato ''una posizione didominanza congiunta di Rai e Mediaset nel mercato delle retianalogiche'' per la quale si aspetta unadecisione europea, Calabrò si sofferma anche suldigitale terrestre esprimendo le sue preoccupazioni che''possa riproporsi la configurazione di mercatoduopolistico ravvisata nell'analogico'' eaffermando che in in Parlamento che va riconsideratol'assetto concorrenziale del settore nel processo ditransizione dall'analogico al digitale in modo darenderlo compatibile con gli obiettivi e vincoli comunitari,rivisitando le persistenti indicazioni della Cortecostituzionale''.

 

LE PRINCIPALI REAZIONI ALLA RELAZIONE DELL'AGCOM E ALDISCORSO DI CORRADO CALABRO'

Non sono mancate, ovviamente, le reazioni al discorso diCalabrò che ha analizzato in maniera chiara e precisail mercato delle telecomunicazioni in Italia, sembrandoevidenziare talvolta che l'Agcom si rende conto dialcuni squilibri e situazioni dove occorre intervenire, mache all'Autorità mancano gli strumenti e il potereper poter agire come vorrebbe.

In sintonia con la relazione è il MinistroGentiloni, che già in un nostro articolo, vista la reale esperienza econoscenza di Internet, lo abbiamo considerato come uno deiprincipali protagonisti di una eventuale prossima rivoluzionenel mondo delle TLC  italiane:
"L'Autorità parla di regole che vanno indirezione dell'aumento della concorrenza e del pluralismoe dimostra, dati alla mano, che queste regole, nel caso incui sono state applicate, hanno favorito il consumatorefinale, l'utente, il cittadino. E questa è lagrande sintonia con la linea del Governo".

Marco Tronchetti Provera, AD di Telecom Italia haprecisato che " L'Autorità non ha chiestola separazione societaria, ma di continuare il camminovirtuoso intrapreso con la delibera 152" e haaggiunto che Telecom Italia "continuerà aseguire questo percorso con grande impegno perché legaranzie sostanziali che già hanno i concorrentidiventino anche formali".

Molto positivo il commento del principale concorrente diTelecom Italia, Vodafone Italia espresso da PietroGuindani, amministratore delegato di Vodafone Italia, che haaffermato che: " la parità concorrenzialeè un elemento urgente, prioritario, per permettereagli operatori mobili di seguire gli indirizzidell'Autorità anche nella direzione di aprire aglioperatori virtuali". Aggiungendo "l'importanza del" l'integrazione tra fisso emobile e l'avvento delle reti di nuova generazione".

L’Associazione italiana Internet Provider (AIIP)evidenzia invece alcune lacune della relazione Agcom, inparticolare per quanto riguarda " il sostanzialeritardo dell’Autorità nel porre argini ad unmercato, come quello Internet che, seppur in crescita,registra un continuo processo di concentrazione a favore delmonopolista e a scapito di tutti gli altrioperatori".

Per l’AIIP – che apprezza la volontàdell’Agcom di porre argini allo strapotere di TelecomItalia – bisognerebbe tuttavia riuscire a "farrispettare sempre e comunque le regole, spesso disattese, avolte perfino dalla stessa Autorità che le haemanate". Desta preoccupazione, infine, il fatto cheil Garante non si sia pronunciato su argomenti caldi come laNetwork Neutrality, il VoIP o la regolamentazionedell’IPTV, per il cui futuro – sottolineal’AIIP – "dovranno essere attuatiprovvedimenti, anche perché suscettibili di introdurrenuovi mercati ed aprire ulteriormente alla concorrenza imercati esistenti".

Negativa la reazione del Movimento Difesa del Cittadino(MDC) che, come altre associazioni ha, soprattutto indicatole mancanze e i punti non trattati dall'Agcom:

"Purtroppo - afferma il MDC - diminuiscono icosti del traffico, ma restano troppo elevati altri balzellicome: il canone di abbonamento, il costo di spedizione dellebollette per quanto riguarda la telefonia fissa, lo scattoalla risposta, il costo delle ricariche e degli SMS nellatelefonia mobile prepagata. Inoltre, le fasce piùdeboli, come anziani e disabili, continuano a essere deltutto ignorate: l’Autorità non ha ancora impostoalle compagnie (o almeno all’operatore dominante)contratti sociali adeguati a queste categorie."

"Quanto alla posizione dominante di Telecom– continua MDC - è paradossale chel’Autorità da un lato denunci questa situazionedel mercato e dall’altro vada a peggiorare i livelli diqualità del cosiddetto servizio universale garantitoda Telecom Italia con una delibera che ha rafforzato ai dannidegli utenti il colosso della telefonia fissa. Sulla mobilenumber portability, invece, siamo ancora lontani daun’effettiva libertà dell’utente dicambiare compagnia, a causa dei tempi tecnici ancoranecessari per il passaggio da un operatore all’altro.Ormai, per cambiare compagnia nell’arco di pochi giornic’è bisogno della raccomandazione: sono tanti iconsumatori che infatti si rivolgono alla nostra associazioneaffinché faccia da mediatrice affrettando il passaggiodella pratica”.