Realizzare un sito web in Jsp passo dopo passo (I-3 Parte)
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Se le servlet sono le estensioni del server del Java, le JavaServer Pages (JSP) sono una tecnologia ad esse complementareche si colloca, come suggerisce il nome, nel contesto delleserver pages, caratterizzate da diversielementi:
- Sono dinamiche in quanto il loro output può dipendere da fattori quali il momento in cui vengono eseguite, il risultato di operazioni sul database, informazioni fornite dall'utente e così via.
- Sono tecnologie lato server, nel senso che l'esecuzione delle componenti dinamiche avviene sul server e ciò che viene inviato al browser è esclusivamente il risultato prodotto dall'esecuzione della pagina.
- Consentono l'immersione del codice nell'HTML della pagina; in tal modo i contenuti dinamici della pagina vengono generati da frammenti di programma (scriplet) mentre le parti statiche, che vengono lasciate immutate, ne definiscono l'aspetto grafico.
Da un punto di vista fisico quindi una pagina JSP è unsemplice file testuale il cui contenuto è,solitamente, HTML oppure XML. La cosa che rende interessanteuna pagina JSP è la possibilità di inserire alsuo interno delle componenti dinamiche che vengono eseguitead ogni accesso alla pagina e possono essere utilizzate pergenerare un output personalizzato.
Il grande vantaggio delle JSP è che queste vengonocompilate in servlet, usufruendo di fatto di tutte lecaratteristiche di queste ultime. Ci si potrebbe dunquechiedere perché esistano in Java due tecnologie dipresentazione di informazioni su http, infatti tuttociò che è realizzabile in JSP è creabilecome servlet e viceversa, e la risposta è che le duetecnologie hanno in realtà scopi leggermente diversi.
Le pagine JSP, infatti, presentano una differenzanotevolmente rilevante rispetto alle servlet, in quantoconsentono di attuare una separazione dei ruoli nella fasedella loro creazione: i grafici web possono focalizzare laloro attenzione sull'estetica della pagina mentre ilprogrammatore Java può aggiungere il contenutodinamico. Inoltre, nelle pagine JSP, i programmatori,preposti allo sviluppo della logica dell'applicazione,non devono essere esperti di Java come deve essere, alcontrario, nella scrittura delle servlet.
Alla luce di quanto detto, appare dunque chiaro il motivo percui la nostra scelta è ricaduta sulla tecnologia JSP:innanzitutto l'abbiamo preferita al PHP e all'ASPperché, pur essendo sicuramente più difficileda implementare, è tuttavia molto più potenteed offre tutti i vantaggi che abbiamo descritto; in secondoluogo, non essendo espertissimi programmatori Java, abbiamopotuto sfruttare l'opportunità, offertaci dal JSPma non dalle servlet, di poter conoscere solo le basi diquesto linguaggio per poter comunque aggiungere contenutidinamici al nostro sito.
E' importante capire ora come una pagina JSP cambiquando, per poter essere eseguita, viene trasformata in unaservlet equivalente.
Fig. 1 Applicazioni web in JAVA
Come si può facilmente vedere dalla figura riportatasopra, per prima cosa una pagina JSP viene tradotta nelcodice servlet appropriato che è un file .java.Successivamente il codice viene compilato in un file.class che viene poi eseguito. A questo punto viene generatoe inviato in risposta al client il documento HTML di output.Potrebbe questo sembrare un processo dispendioso in terminidi prestazioni, tuttavia, a parte la prima chiamata allapagina JSP, le richieste successive non passano piùattraverso la fase di traduzione, ma si dirigono direttamenteal file .class compilato.
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