App IA per hacker. Quali sono e i principali rischi
Il panorama della sicurezza informatica è in continua evoluzione, e l'avvento dell'intelligenza artificiale (IA) ha introdotto nuove dinamiche particolarmente preoccupanti.
Il panorama della sicurezza informatica è in continua evoluzione, e l'avvento dell'intelligenza artificiale (IA) ha introdotto nuove dinamiche particolarmente preoccupanti. Analisti di Check Point Software mettono in luce l'utilizzo distorto di app IA da parte di hacker, con rischi inauditi per la sicurezza digitale.
Come operano le App IA nel Cybercrime?
Nel dettaglio, sono state individuate tre applicazioni: FraudGpt, XxxGpt e WolfGpt, che costituiscono un pericolo imminente. Spicca FraudGpt: una piattaforma a sottoscrizione che facilita enormemente la creazione di identità fraudolente, email di phishing, malware e tecniche di ingegneria sociale. Anche individui con conoscenze tecniche basilari possono, attraverso FraudGpt, realizzare attacchi informatici di elevate complessità.
Si passa poi a XxxGpt, usato in modo illecito per generare codici in grado di controllare a distanza dispositivi altrui, mettendone a rischio le informazioni personali. Questo strumento è capace di produrre spyware, ransomware, keylogger e attacchi mirati di grande precisione.
Ultimo, ma non meno problematico, è WolfGpd, riconosciuto per la sua architettura raffinata in Python. Può essere impiegato per generare malware criptati e intricati stratagemmi di phishing. È utilizzato anche in schemi di riciclaggio di denaro, rivelazione di vulnerabilità in reti aziendali e attacchi focalizzati su POS e bancomat.
Risposte alla minaccia IA
È evidente che i tradizionali sistemi di sicurezza non sono sufficienti a fronteggiare queste minacce sofisticate procurate dalle app IA. Emerge la necessità di un nuovo approccio alla sicurezza per affrontare i dilemmi etici implicati dall'uso dell'IA.
Preoccupa soprattutto il fatto che la tecnologia IA possa essere impiegata per ingannare tanto facilmente gli individui, aumentando il rischio di truffe informatiche e perdite di dati. In tal senso, diventano imperative educazione e formazione all'uso consapevole delle nuove tecnologie, sia per gli addetti ai lavori sia per l'utente finale.
La responsabilità sul corretto impiego delle applicazioni IA non deve ricadere unicamente sugli sviluppatori, ma richiede l'intervento e la cooperazione di tutti gli attori nel settore dell'IT, affinché si promuova una cultura della sicurezza digitale condivisa.