Semafori intelligenti Google Green Light. Di cosa si tratta

La lotta alla congestione del traffico e al conseguente inquinamento passa sempre più attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative.

Semafori intelligenti Google Green Light
Marcello Tansini 

La lotta alla congestione del traffico e al conseguente inquinamento passa sempre più attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative. Un esempio è il progetto Google Green Light, un’iniziativa volta a rendere i semafori più efficienti e a ridurre sensibilmente le emissioni di anidride carbonica.

Che cosa è Google Green Light?

Google Green Light è un sistema all'avanguardia che ottimizza il flusso del traffico interfacciandosi con i semafori esistenti. Questo strumento si integra con Google Maps e sfrutta i dati in tempo reale forniti dagli utenti per prevedere e gestire il traffico urbano. L'obiettivo? Realizzare una onda verde che diminuisca le soste e i conseguenti ingorghi, con un significativo impatto positivo sulla qualità dell'aria.

Funzionamento e benefici

Il funzionamento di questo sistema avanzato sfrutta la potenza dei dati raccolti tramite Google Maps. Le auto, divenendo di fatto dei sensori mobili, forniscono informazioni preziose su flusso e densità del traffico, permettendo così di regolare automaticamente i cicli semaforici.

Il risultato si traduce in una riduzione delle accelerazioni e decelerazioni dei veicoli, con una minor emissione di sostanze inquinanti. Le rilevazioni preliminari indicano una riduzione delle emissioni di CO2 che varia tra il 10 e il 20%.

  • Minore attesa al semaforo
  • Flusso del traffico più scorrevole
  • Riduzione delle emissioni inquinanti

Implementazione e costi

Il progetto Google Green Light è già in fase di test in 12 città  quali Seattle, Rio de Janeiro, Haifa, Abu Dhabi, Bangalore, Hyderabad, Calcutta, Bali, Giacarta, Amburgo, Budapest e Manchester. I dati iniziali indicano un successo in termini di riduzione dell' inquinamento e miglioramento del flusso del traffico. 

L'aspetto più rivoluzionario è rappresentato dalla natura open-source dell'algoritmo: invece di installare nuovo hardware costoso, le autorità locali possono implementare questa soluzione senza spese aggiuntive, rendendola un'opzione sostenibile ed efficiente per la gestione del traffico urbano.