Robot sempre pił umani: senso del tatto e riconoscimento dei tessuti

Le ricerche hanno fatto passi da gigante nel campo della robotica, portando ad importanti scoperte che sovvertono la tradizionale percezione delle macchine come entitą fredde e insensibili.

Robot sempre pił umani: senso del tatto
Lorenzo Pascucci 

Le ricerche hanno fatto passi da gigante nel campo della robotica, portando ad importanti scoperte che sovvertono la tradizionale percezione delle macchine come entità fredde e insensibili. Una svolta significativa in questa direzione è l'incredibile evoluzione del senso del tatto nei robot.

Prototipi avanzati

Uno studio rivoluzionario, pubblicato sulla rivista Nature Communications, illustra come un team di ricercatori presso la Southern University of Science and Technology a Shenzhen, sotto la guida di Chuan Fei Guo, ha elaborato una mano robotica con un senso del tatto straordinariamente avanzato.

Vengono utilizzati di sensori di scorrimento, sorprendentemente flessibili, precisi e delicati,  che imitano il polpastrello umano. L'innovativa protesi è in grado di riconoscere e discriminare 20 diversi tipi di tessuti, tra cui lino e nylon, con un'accuratezza del 100%.

Un passo avanti verso la sensorialità artificiale

L'implementazione di un sistema di apprendimento automatico ha ulteriormente affinato la capacità di questo sensore di distinguere le più sottili caratteristiche tattili di un tessuto rispetto a un altro. Questa evoluzione spalanca nuove frontiere per l'utilizzo dei robot in ambiti prima inimmaginabili.

  • L'applicazione nel campo della realtà virtuale potrebbe regalare esperienze immersive e sempre più realistiche.

  • Nel settore medico, questa tecnologia potrebbe rivoluzionare la vita di chi necessita di protesi, fornendo un senso del tatto pressoché autentico.

  • I robot potrebbero utilizzare questo sensore per compiere azioni che richiedono una grande sensibilità e delicatezza.

L'impatto su protesi e realtà virtuale

Immaginiamo una protesi che non solo sostituisca la funzione meccanica di un arto mancante ma che, soprattutto, restituisca la capacità di percepire il mondo circostante come la pelle umana. La ricerca in questione avvicina considerevolmente questa prospettiva alla realtà.

Per non parlare delle implementazioni nel mondo dell'intrattenimento e dell'educazione, dove gli ambiti della realtà virtuale assumerebbero una nuova dimensione, diventando strumenti ancora più potenti per l'apprendimento e l'esperienza diretta.

Con tecnologie simili, la frase"toccare con mano" assumerà un nuovo significato anche nel contesto digitale, rendendo le interazioni con il mondo virtuale incredibilmente simili a quelle del mondo reale.

La chiave di questa rivoluzione tecnologica risiede nella combinazione di sensori di scorrimento ad alta definizione e sistemi di machine learning, capace di trasformare i dati tattili in informazioni utili per il robot o la protesi.