Evoluzione e futuro della stampa 3D. Italia seconda in Europa
La stampa 3D, una tecnologia in continuo sviluppo che attira l'intertesse di università e imprese, è protagonista dell'innovazione del nostro paese.

La stampa 3D, una tecnologia in continuo sviluppo che attira l'intertesse di università e imprese, è protagonista dell'innovazione del nostro paese. L'Italia, infatti, si colloca al secondo posto in Europa per numero di sistemi industriali di stampa 3D e al sesto per innovazione brevettuale con 574 brevetti depositati, secondo un recente rapporto dell'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO).
La crescente importanza dei brevetti nel mondo della stampa 3D
Nell'ultimo decennio, i depositi di brevetti nel settore della stampa 3D sono cresciuti otto volte più rapidamente rispetto alla media di tutte le altre tecnologie. I leader dell'innovazione in questo campo sono gli Stati Uniti e l'Europa, rispettivamente responsabili del 40% e del 33% dei brevetti depositati. Inoltre, dal 2001 sono state depositate nel mondo più di 50.000 famiglie di brevetti internazionali per le tecnologie di stampa 3D, segno della progressiva specializzazione dei settori tecnologici.
Una varietà di attori nel panorama italiano della stampa 3D
In Italia, oltre alle filiali di grandi aziende multinazionali, anche le PMI e le startup stanno contribuendo all'innovazione della stampa 3D. Tra queste spiccano alcune realtà come Sisma, CRP Technology e Desamanera, specializzate in specifici settori della stampa 3D e aventi un portafoglio di brevetti a sostegno del loro sviluppo commerciale. Un esempio virtuoso è Roboze, azienda nata a Bari nel 2013, che grazie alla sua tecnologia di stampa 3D ad alta precisione è riuscita a consolidarsi sia sul mercato italiano che estero.
Il contributo delle università italiane
Anche le università e le organizzazioni pubbliche di ricerca giocano un ruolo fondamentale nell'innovazione della stampa 3D. Circa il 12% delle famiglie di brevetti internazionali relative a questa tecnologia proviene da università o enti di ricerca. In Italia, il Politecnico di Milano, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e il Politecnico di Torino si distinguono per il loro significativo contributo all'innovazione del settore.
Il futuro della stampa 3D: un settore in crescita
La stampa 3D, con la sua capacità di eliminare le tradizionali restrizioni tecniche del processo di produzione industriale, di ridurre gli sprechi e di aprire la strada alla personalizzazione di massa, non è più una tecnologia di nicchia. I campi più importanti per le domande di brevetto di stampa 3D sono quello sanitario e medico e quello dei trasporti. Durante la pandemia, inoltre, la stampa 3D ha svolto un ruolo fondamentale nel passaggio alla produzione locale, riducendo la dipendenza dalle catene di approvvigionamento internazionali.
Il mercato della stampa 3D ha registrato una forte crescita, passando dai 6 miliardi di dollari del 2016 ai 18 miliardi di dollari del 2022,e si stima che potrebbe superare i 50 miliardi entro il 2028. Un trend che dimostra quanto sia prezioso il contributo dell'Italia in ambito di innovazione e sostenibilità a livello mondiale.