EarthCare, il satellite per monitorare il cambiamento climatico

Il nostro pianeta passa attraverso una fase di trasformazioni rapide e critiche dovute ai cambiamenti climatici.

EarthCare, il satellite per monitorare i
Lorenzo Pascucci 

Il nostro pianeta passa attraverso una fase di trasformazioni rapide e critiche dovute ai cambiamenti climatici. Fortunatamente, progetti di tecnologia avanzata come EarthCare ci promettono nuovi strumenti per osservare e capire questi processi in maniera più dettagliata. Il lancio di EarthCare rappresenta un passo in avanti determinante nella lotta al riscaldamento globale.

La missione EarthCare

Con la missione EarthCare, frutto della collaborazione tra Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Agenzia spaziale giapponese (JAXA), si apre una nuova pagina nello studio delle dinamiche atmosferiche terrestri. Il satellite, impreziosito dalla presenza di strumenti all'avanguardia, sarà un punto di riferimento per lo studio delle nubi, degli aerosol e della loro influenza sulle dinamiche climatiche.

Il direttore generale dell'ESA, Josef Aschbacher, ha dichiarato: Nuvole, aerosol e radiazioni saranno presto compresi in modo molto più chiaro, grazie al mix unico di strumenti a bordo di EarthCare. Il lancio, avvenuto con successo dalla base di Vandenberg, ha visto il satellite entrare nella sua orbita designata senza intoppi.

Il contributo italiano al progetto EarthCare

Il valore di questa missione risiede anche nel notevole contributo dell'industria italiana, con Leonardo e l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che hanno fornito tecnologie chiave per il suo sviluppo. Particolare attenzione merita il radar per il profilo delle nuvole (CPR) e il lidar atmosferico, strumenti che consentiranno di misurare con precisione fenomeni altrimenti inaccessibili.

La partecipazione nazionale non si limita a Leonardo; innumerevoli aziende e istituti di ricerca hanno contribuito con le loro competenze. Dai pannelli solari a specifici sensori, tali tecnologie rivestono un ruolo vitale per garantire la robustezza e la precisione delle operazioni di EarthCare.

Il soprannome giapponese del satellite, Hakuryu (Drago bianco), rievoca il suo aspetto e simboleggia l'ambizione e la bellezza della missione.

Rivoluzione nella modellazione climatica

Simonetta Cheli, direttore dei programmi di Osservazione della Terra dell'ESA, sottolinea l'importanza dei dati che EarthCare sarà in grado di raccogliere: aumentare l'accuratezza dei modelli climatici globali grazie ai dati forniti dal satellite ci permetterà di prevedere meglio il clima futuro e di adottare le necessarie misure di mitigazione.

  • Radar Cloud Profiling: studia in dettaglio flussi e processi nelle nubi.
  • Lidar atmosferico: rileva la presenza di nubi sottili e particelle aerosol attraverso l'uso di laser.
  • Immagine multi spettrale: fornisce visioni complete in diverse lunghezze d'onda.
  • Radiometro a banda larga: misura direttamente la radiazione solare riflessa e quella infrarossa emessa.

Le nuove informazioni che questi strumenti raccoglieranno contribuiranno a chiarire il ruolo delle nuvole e degli aerosol nel bilancio radiativo del nostro pianeta. Il miglioramento dei modelli climatici si tradurrà in predizioni più precise, favorendo azioni e politiche più mirate contro il riscaldamento globale.

La missione EarthCare avvia un capitolo promettente per la scienza atmosferica e la nostra capacità di risposta ai cambiamenti climatici. Restiamo in attesa dei primi dati per comprendere meglio il futuro che ci attende e salvaguardare l'ambiente per le generazioni a venire.