Archie, il ritorno del primo motore di ricerca web della storia

Archie, riconosciuto come il primo motore di ricerca della storia di Internet, ha fatto il suo grande ritorno.

Archie, il ritorno del primo motore di r
Marcello Tansini 

Rivoluzione digitale o pura nostalgia tecnologica? Potrebbe sorgere questo dubbio nell’apprendere che Archie, riconosciuto come il primo motore di ricerca della storia di Internet, ha fatto il suo grande ritorno. Un ritorno celebrativo, capace di riavvolgere il nastro del tempo verso l'era pre-Google.

Cosa è Archie

Archie è stato sviluppato nel 1989 come strumento per cercare file sui server del World Wide Web emergente. Il suo successo iniziale è stato travolgente: arrivò a gestire il 50% del traffico internet canadese a pochi mesi dal lancio. La sua popolarità declinò verso la fine degli anni ‘90 a causa dell'ascesa dei motori di ricerca moderni e di nuovi protocolli di rete.

Il ritorno di Archie nella società d'informazione moderna

Il merito di questa risurrezione digitale va a The Serial Port, un gruppo di sviluppatori che, con un’operazione di restauro tecnologico, ha recuperato il codice sorgente da un sito appartenente al reparto informatico dell'Università di Varsavia. Il motore è stato resuscitato e reso open source: ora è accessibile a tutti e utilizzabile per eventuali sviluppi futuri.

Il ritrovato archie.serialport.org offre un viaggio nel tempo, presentando una versione primordiale del concetto di ricerca su Internet, con risultati limitati a siti che ospitano file corrispondenti ai termini ricercati, niente foto, video o suggerimenti algoritmici.

Sebbene il protocollo FTP abbia ridotto la sua presenza nell'Internet di oggi, la versione attuale di Archie funziona ancora su un unico server, consentendo agli utenti di trovare e scaricare circa 30.000 file. Un servizio che può rivelarsi utile per gli appassionati o per fini educativi.