Nuovi limiti elettromagnetici in Italia. Le preoccupazioni per la salute
Con l'approvazione dell'emendamento che consente l'innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, l'Italia si allinea agli standard europei.
Con l'approvazione dell'emendamento che consente l'innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, l'Italia si allinea agli standard europei superando un ritardo di decenni. Infatti, il limite di emissione per i campi elettromagnetici del nostro Paese, fermo a 6 V/m, risultava il più basso tra quelli dell'UE, circostanza che ha ostacolato lo sviluppo della rete mobile nelle aree urbane. Questa misura, oltre a migliorare la copertura mobile sul territorio e a garantire una qualità di servizi superiore per i cittadini, favorirà l'incremento della competitività per le imprese.
Le preoccupazioni per la salute
Alla luce di questo cambiamento, il Governo si trova di fronte alle preoccupazioni esposte dalla comunità scientifica, dalle associazioni, dai comitati e dai cittadini preoccupati per la loro salute. Organizzazioni come Legambiente hanno manifestato il loro disaccordo con tale decisione, sostenendo che l'innalzamento dei limiti elettromagnetici, portati da 6 a 15 V/m, non abbia alcun riferimento scientifico.
La preoccupazione nasce principalmente dal fatto che l'Italia è l'unico Paese europeo che misura i campi sulla media delle 24 ore invece di stilare una media dei 6 minuti.
Effetti sulla salute
La letteratura scientifica ha spesso evidenziato effetti avversi non termici correlati all'esposizione ai campi elettromagnetici artificiali, come tumori, malattie neurodegenerative, deficit di attenzione e memoria, elettrosensibilità, disturbi cardiocircolatori, danni alla fertilità maschile e femminile e danni al DNA.
Legambiente, insieme a numerose personalità scientifiche e ricercatori, ha espresso la netta contrarietà a questa scelta, sostenendo che non vi siano presupposti, né tecnici né scientifici, per giustificare l'innalzamento dei limiti.
L'allineamento ai limiti europei rappresenta un progresso significativo nello sviluppo delle infrastrutture telematiche dell'Italia, ma solleva ulteriori dubbi e preoccupazioni nei cittadini riguardo all'impatto sulla salute dell'esposizione ai campi elettromagnetici.