PES 2011 (Pro Evolution Soccer): recensione PlayStation 3, Xbox 360 e PC
Konami ha lavorato duro e i risultati si vedono. Tra FIFA e PES il gap sembra ridursi. Il titolo della software house giapponese non ha rivali sotto il profilo degli scenari e del sonoro.

Un paio di giorni e gli appassionati di Pro Evolution Soccer potranno mettere le mani sul nuovo titolo di Konami per Sony PlayStation 3, Microsoft Xbox 360 e Windows PC. PES 2011 ha l’arduo compito di recuperare terreno sul rivale FIFA di EA Sports. Il gap, stando alle prime recensioni che circolano in Rete, non sembra essere ancora stato colmato appieno, ma la critica di settore premia il duro lavoro svolto da Konami e non sono pochi gli esperti che ritengono che con PES 2011 il marchio nipponico possa cambiare decisamente marcia e riconquistare il favore di milioni di utenti.
Secondo le ultime informazioni fornite dal team di sviluppo guidato da Shingo Takatsuka, rispetto alla demo la versione finale di Pro Evolution Soccer 2011 offrirà una migliorata fluidità d’azione, squadre aggiornate in relazione agli ultimi trasferimenti del calcio mercato, un comportamento dei portieri e degli arbitri più realistico e reattivo. Verso la fine del mese di ottobre, ha comunicato Konami, arriverà anche il primo DLC, dedicato soprattutto a proseguire l’aggiornamento delle rose.
I punti forza di PES 2011 sono evidenti sin dall’apertura del nuovo menu per la gestione dei team, che offre un’interfaccia rivoluzionata rispetto alla versione 2010 del titolo di gioco, in grado di soddisfare anche l’utente più esigente. PES 2011 introduce nuove e numerose opzioni per la gestione dell’allenamento e delle finanze. A tal proposito, è d’obbligo segnalare l’opzione Leggenda, che mostra le fasi pre e post partita con l’allenatore impegnato a fornire suggerimenti ai giocatori, a loro volta coinvolti in confronti diretti.
PES 2011 offre la possibilità di cimentarsi nella Copa Santander Liberatadores, la Champions del Sudamerica, in un contesto scenografico che ripropone al meglio le tipiche atmosfere del tifo sudamericano. Ad accompagnare i match, la telecronaca e il commento di Pierluigi Pardo e Josè Altafini, un duo che appare decisamente superiore alla controparte FIFA 11 costituita da Fabio Caressa e Giuseppe Bergomi.
L’ottima qualità degli scenari, del sonoro, dei cori, delle cerimonie di premiazione e via dicendo è senza dubbio una caratteristica di PES 2011 che si estende a tutte le competizioni cui l’utente può partecipare, tra cui la nuova Master League Online, con tornei della durata mensile, settimanale e giornaliera, mediante i quali andare a comporre il proprio dream team tramite un sistema che assegna a ogni giocatore un prezzo determinato dal numero di volte che lo stesso è stato acquistato.
Se il nuovo passaggio libero a 360° non è ancora ai livelli di quello proposto da EA Sports, e se alcune meccaniche di controllo possono, se non altro nei primi tempi, infastidire per la loro complessità, PES 2011 è davvero migliorato rispetto alle precedente versioni, con un sistema di passaggi molto più profondo, un effetto ping-pong ridotto al minimo, un’esperienza globale che diverte.
Autore: Andrea Galassi
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