Mini IMU: calcolo online veloce, semplice, automatico ma compilazione F24 difficile. Bollettino precompilato dai Comuni non sicuro

I Comuni dovrebbero inviare i bollettini precompilati per il pagamento della mini IMU sulla prima casa, ma il condizionale è sempre d'obbligo.

Mini IMU 2013-2014: calcolo online veloce e semplice
 

Sono giorni decisi per il calcolo della mini IMU e per il successivo pagamento da effettuare entro il 24 gennaio 2014. La mini rata si versa anche per i terreni agricoli, anche quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli. professionali iscritti nella previdenza agricola. Per sapere quanto versare occorre comunque farsi aiutare da un Centro di Assistenza fiscale o da commercialista. C'è da ricordare come la legge di stabilità approvata sul finire dello scorso anno obbliga tutti i Comuni a preparare e inviare a casa dei contribuenti i bollettini precompilati.

L'alternativa, nel caso in cui l'amministrazione comunale di riferimento non riesca a ottemperare a quest'obbligo, è l'utilizzo del modello F24 da presentare a uno sportello bancario o a uno postale o il più bollettino postale. Per effettuare il calcolo dell'IMU senza perdersi in complicate operazioni con rendita catastale, nuova aliquota fissata dall'amministrazione comunale di riferimento e moltiplicatore, con il rischio di sbagli ovvero di pagare sanzioni, è disponibile in questa pagina il nostro simulatore online gratuito. Basta inserire pochi dati in riferimento all'immobile e alla propria situazione familiare per eventuali detrazioni, e la somma è subito disponibile.

Ma quali sono i capoluoghi in cui occorrerà aprire il portafogli? L'elenco è molto lungo e comprende le città di Agrigento, Alessandria, Ancona, Andria, Benevento, Brescia, Caltanissetta, Caserta, Catania, Catanzaro, Cosenza, Cremona, Crotone, Frosinone, Messina, Milano, Napoli, Parma, Perugia, Piacenza, Potenza, Rieti, Rovigo, Siena, Vibo Valentia, dove l'aliquota dell'IMU sulla prima casa è stata portata al 6 per mille. A Genova l'aliquota è ora al 5,80 per mille, a Torino al 5,75 per mille, a Livorno al 5,60 per mille. A Avellino, Foggia, Forlì, Terni e Verbania si pagherà al 5,50 per mille. A Modena al 5,20 per mille.

Al 5 per mille a Belluno, Bologna, Campobasso, Novara, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma e Verona. E ancora, a Pavia è al 4,90 per mille; a Fermo e Palermo al 4,80 per mille; a Salerno al 4,70 per mille; a Teramo al 4,60 per mille; a Varese al 4,50 per mille; a Grosseto al 4,40 per mille.