Trovare lavoro online su Intenet grazie ai social network: LinkedIn, ma anche Facebook tra i consigliati

Chi non è registrato oggi almeno su facebook eLinkedIn si ritrova praticamente isolato nella nuova rete deicontatti online. Il primo è oggi nella sua faseesplosiva in Italia, anche se gli iscritti italiani sono solo200.000 , le previsioni fanno pensare a una crescitaimportante e molto veloce, se si pensa a paesi come il RegnoUnito che conta quasi 7 milioni di utenti e gli Stati Unitidove 20 milioni di persone (quasi il 7% della popolazionetotale) sono su Facebook.

Ma se Facebook conta sul traffico (page views e durata dellavisita) per incrementare i propri asset pubblicitari,LinkedIn conta sulla viralità del network, con unacrescita in termini di utenti pari al 400% negli ultimi 12mesi .

Grazie agli oltre 17 milioni di utenti registrati, tra cuidirigenti di praticamente tutte le prime 500 aziende secondoil settimanale americano Fortune, Linkedin ha assunto dasubito una connotazione più professionale rispetto aFacebook e da alcune settimane ha lanciato la nuova home pageche permette – tra le altre cose – diavere subitosotto controllo le offerte di lavoro più interessantisulla base del proprio profilo.

Inserire un annuncio standard di lavoro su Linkedin costaabbastanza poco: 195 dollari per trenta giorni, con lapossibilità di rinnovo. Poi ci sono gli strumenti disupporto a chi sta cercando lavoro. Jobinsider , per esempio,è una toolbar che permette di avere sotto controllo ipropri contatti durante la navigazione sui siti piùpopolari di online recruitment. In questo modo, quando si stavisionando l'annuncio di un'azienda, èpossibile verificare subito se nel proprio network dicontatti (anche non di primo livello) ci sono persone chegià lavorano in quell'azienda e possono aiutarci aottenere un contatto e un primo colloquio.

I siti supportati finora sono principalmente americani:Monster, HotJobs, CareerBuilder, Craigslist, Vault, Dice, maaltri sono in fase di implementazione per cui èopportuno tenere d'occhio lo sviluppo dello strumento.

Detto ciò e considerato che solo in Europa gliiscritti a Linkedin sono oltre 4 milioni , appare strano chegli annunci pubblicati da aziende italiane siano ancoradavvero così pochi (si parla di poche decine), inconfronto alle centinaia di posizioni aperte giàdisponibili agli utenti inglesi.

Dal canto suo Facebook si è incentrata piùsulle relazioni personali e di amicizia (non a caso ilpulsante per aggiungere un nuovo contatto si chiama Addto friends ) che non a livello professionale. Tuttaviaciò non esclude che anche in questo network siapossibile offrire e trovare facilmente lavoro, esattamentecome avviene nelle relazioni di amicizia offline.

Al momento il meccanismo si basa come di consueto sulleapplicazioni esterne: ne esistono diverse, tutte legate asiti o società di online recruitment: per esempioFind a better Job realizzata in collaborazione conCareerBuilder , oppure Jobster Career Network ,sviluppato da Jobster . Non è escluso tuttavia cheFacebook implementi un sistema più efficace in stileLinkedIn che permetta alle aziende di avviare ricercheall'interno del network. Famoso è il casoraccontato da Wired un anno fa relativo alla pagina direcruitment realizzata dalla CIA.

L'effettiva ricerca di candidati attraverso un sito disocial network è comunque solamente una parte delprocesso di selezione. Facebook, LinkedIn, Myspace e tuttigli altri strumenti di relazione e condivisione del proprioprofilo sono un'ottima vetrina per presentare sèstessi, tanto che spesso le società di selezione vannoonline a raccogliere informazioni sui candidati. Informazionipersonali sul nostro conto, amicizie, contatti: sono tuttedisponibili in modo abbastanza libero nei social networks.

Linkedin contiene informazioni professionali estremamenteimportanti per un'azienda che sta valutando un candidato:aziende per le quali ha lavorato in passato, contattiprofessionali, studi conseguiti, raccomandazioni da parte dicolleghi o collaboratori e così via. Facebook èinvece un'ottima fonte di informazioni perl'extralavorativo: amicizie, hobby, interessi, foto.

In tutto questo proliferare di informazioni, chi appare insofferenza è forse proprio la privacy: una volta cheabbiamo pubblicato sui social network tutti gli aspetti dellanostra vita privata, sarà molto più difficilebluffare a un colloquio di lavoro o tenere per noiinformazioni riservate sugli interessi extralavorativi. Perquesta ragione è fondamentale osservare alcunesemplici regole per mantenere privato il proprio profilo suFacebook .



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