Nuove competenze con il rendering 3d: il fotografo virtuale
Le nuove tecnologie stanno provocando profondi cambiamentinel mondo della produzione ed elaborazione delle immagini, edelle professioni che hanno a che fare con esse. Nel corsodella mia vita ho avuto modo di usare diversi mezzi perprodurre immagini, dalla matita ai pennelli, dalla fotografiae dal cinema al video, fino alla fotocamera digitale e aiprogrammi di ritocco fotografico
Ho sperimentato di persona il diverso modo di porsi di fronteai vari strumenti, e cerco di sintetizzare qualche elementochiave.
Disegno, pittura, fotografia, video analogico produconoimmagini "definitive" , non modificabili. Lecorrezioni di un disegno, le ridipinture di un quadro sonoaggiunte visibili e spesso danneggiano la versione originale,invece di migliorarla. Chi produce l'immagine pensa aqualcosa di completo, che può essere solo fruito, nonelaborato e trasformato. Se si vuole operare unatrasformazione bisogna creare una nuova immagine, una copia,una trascrizione. Da un quadro può essere trattaun'incisione, ma si tratta di un'altra cosa.
Con le tecnologie digitali l'immagine non èqualcosa di definitivo, è un processo che comincia conla scelta di un argomento, continua con l'acquisizione diinformazioni su quell'argomento, procede conl'elaborazione di quelle informazioni, produce alcunioutput di vario genere: su monitor, su carta, su pellicola,come file di lettura, come file di ulteriore elaborazione.
Una fotografia impressa su pellicola e stampata su carta nonè modificabile. Se nella foto c'è unelemento indesiderato non è possibile eliminarlo,quindi il momento della ripresa è fondamentale.Un'immagine digitale è modificabile. Un elementoindesiderato può essere eliminato, sfocato, scurito,camuffato. La ripresa è sempre importante, ma solo infunzione delle elaborazioni successive.
La fotocamera digitale interviene sensibilmente nel processo.Allo stato attuale queste fotocamere, anche se di altolivello, hanno una qualità ancora inferiore allefotografie su pellicola. Però cambianol'atteggiamento nel fare la foto, che diventa un appuntovisivo, un promemoria, un insieme di informazioni daelaborare e inserire in altri contesti informativi (testi,ipertesti, video, ecc.).
Illustrazioni o fotografie?
Se passiamo ad usi professionali, quando c'èbisogno di un'immagine da pubblicare in un catalogo, inun pieghevole, in una presentazione, in un sito web, spessoci si chiede se è preferibile una illustrazione, unafotografia, un filmato. L'illustrazione non ha bisogno diun originale, ma serve un illustratore. La fotografia habisogno di un soggetto e di uno scenario da riprendere.Spesso la preparazione di un set di ripresa e il costo deimodelli sono superiori a quelli di un buon illustratore.
A volte il soggetto da fotografare non esiste ancora, comeaccade per nuovi prodotti da immettere sul mercato, oppurenon c'è un buon ambiente in cui collocarlo.
L'illustrazione può essere fantastica ofortemente stilizzata, la foto è piùrealistica, anche se alcune illustrazioni possono essere iperrealistiche e alcune foto astratte e fantastiche.
Il fotografo virtuale
I programmi di grafica 3d attualmente disponibili, sia quelliproprietari come 3dStudio Max, che quelli open source comeBlender, permettono di costruire ambienti e oggettitridimensionali, di applicare loro sofisticate texture persimulare superfici e materiali vari, di illuminare il tuttocon luci ambiente e illuminazioni dirette.
Una volta costruiti tutti gli elementi, si sceglie laposizione della camera virtuale e si fa il renderingdell'immagine, completa di colori, materie, luci,effetti.
Il grafico può costruire i suoi oggetti dal nulla,con primitive solide come parallelepipedi, cilindri, coni,oppure può importare disegni tecnici da programmi diCAD, o può fotografare oggetti esistenti e trarrerilievi vettoriali dalle foto.
Inoltre deve decidere, in base al briefing ricevuto, se deverealizzare una simulazione il più possibile vicinaalla realtà, o effetti spettacolari e poco realistici.
Normalmente chi lavora con programmi di elaborazione graficaviene considerato un grafico, ma oggi il confine fra ungrafico e un fotografo è molto sfumato. Se per undisegno vettoriale 2d, per un ritocco o per una illustrazionestilizzata le competenze necessarie sono prevalentementegrafiche, per un bel rendering 3d occorrono competenzefotografiche.
Quindi piuttosto che di un grafico parlerei di un fotografovirtuale, come di una nuova figura professionale che si ponea metà fra il grafico e il fotografo, e che ècapace sia di riprodurre in modo fedele qualcosa diesistente, come fa un fotografo, sia di produrre con perfettasimulazione qualcosa che non esiste materialmente, comefarebbe un illustratore iperrealista.
Il set virtuale
Il fotografo virtuale può sia produrre le immaginifinite, sia creare strutture e set virtuali in cui altripossono inserire oggetti e ottenere i relativi rendering3d.
Il fotografo virtuale preparerà uno studio di posavirtuale con ambiente, luci, effetti, in cui inserirel'oggetto virtuale. In tal modo un disegnatore CAD,bravissimo a fare disegni tecnici, ma non altrettanto bravonel fare rendering di tipo fotografico, può inserire isuoi oggetti cad nel set virtuale, dar loro le texturedesiderate, e fare un bel rendering fotografico.
Questa prassi è particolarmente utile nel caso dicataloghi, dove diversi oggetti possono essere fotografatinello stesso modo, con lo stesso angolo di ripresa e lastessa illuminazione.
In tal modo si risparmia il costo del fotografo reale e sidispone immediatamente della foto da inserire nel catalogo onel sito.
Il sopralluogo virtuale
Prima dell'era del virtuale, quando si organizzava unconvegno (in questo termine comprendo congressi, convention,workshop, seminari), era buona norma fare un sopralluogo, pervedere come era fatta la sala, dove erano le lineeelettriche, come si poteva fare l'allestimento. Siprendevano le misure e gli appunti vari, poi si tornava astudio e si facevano i progetti tecnici e artistici perl'allestimento, la disposizione di tavoli e sedie, leluci, i loghi. Ci si incontrava con il cliente per mostrarglii bozzetti, e dopo la sua approvazione si procedeva. Se lasala era lontana, significava impegnare già una decinadi giorni di tempo, e affrontare le spese di trasferta e dialtro genere.
Con il virtuale ci si fanno mandare in e-mail le misure, sicostruisce un modello della sala, lo si allestisce con ilcomputer e si manda l'elaborazione al cliente, sempre ine-mail.
Non ci sono spese di viaggio e soggiorno, c'ègrande risparmio di tempo, il cliente già in fasepreliminare vede come sarà allestita la sala per ilsuo evento.
Il fotografo e visualizzatore virtuale deve solo saperchiedere i dati che gli servono (misure, materiali dirivestimento, colori, punti luce interni, illuminazioneesterna). Possono essere molto utili foto digitali con vedutedi insieme della sala, particolari delle pareti, delletappezzerie, degli arredi.
Vantaggi e limiti
Vantaggi
La foto virtuale non ha bisogno del soggetto, per cui sipossono raffigurare oggetti che non esistono ancora o nonsono pronti. Disponendo dei file di lavoro, èpiuttosto semplice modificare le immagini, apportarecorrezioni, aggiornare, sostituire oggetti ed elementiambientali, cambiare materiali, colori, illuminazione.
Ciò significa che un grafico esperto puòimpostare il set virtuale, e un grafico meno esperto o unoperatore di CAD può inserire gli oggetti e fare irendering senza perdere tempo con la sistemazione degliambienti e delle luci.
Interventi, correzioni, variazioni, si prestano a piccolemodifiche o a foto per cataloghi.
E' possibile lavorare a distanza, proprio perchénon c'è bisogno di soggetti fisici da riprendere.I dati (misure, caratteristiche, campioni di colori e ditexture) possono essere spediti al fotografo virtuale cheprovvederà a realizzare e a spedire il rendering.
Ne consegue una notevole riduzione di tempi e costi.
È possibile combinare in ritocco fotografico fotovirtuali e riprese reali, inserendo persone, animali, food inambienti virtuali. Se si ha l'accortezza di sistemare leluci della ripresa reale e del set virtuale nello stessomodo, si possono ottenere effetti di grande realismo.
Limiti
Il rendering 3d va bene per soggetti tecnici e industriali,meno bene per superfici organiche (tessuti drappeggiati,cuscini, imbottiture).
Il 3d funziona bene se si usano primitive ed estrusionipiuttosto semplici, come solidi geometrici, anelli,profilati, meccanismi vari.
Se le superfici sono molto irregolari ci vuole troppo tempoper costruirle, quindi svaniscono i vantaggi dellarapidità di esecuzione.
A parte questi, non ci sono altri limiti.
(IMG: Accessori metallici.jpg di Michele Ingenuo. Prova diset virtuale e texture mapping per accessori metallici dainserire in un catalogo)
Hardware e software
Per fare questo lavoro basta un buon PC con uno schermoabbastanza grande per non affaticare gli occhi, un softwaredi CAD per i disegni tecnici, un 3d per le simulazionifotografiche, un programma di ritocco fotografico. Puòessere utile una fotocamera digitale per prendere rapidiappunti e trasformarli in impianti tecnici. Naturalmente cisi può allargare fino a simulazioni in realtàvirtuale che permettono di muoversi dentro gli ambienti, manella maggior parte dei casi disegni tecnici e simulazionestatica sono più che sufficienti.
Bisogna saper usare i software, ma anche essere capaci dientrare nel progetto generale per fare simulazioni cheservano allo scopo specifico. Una simulazione bella davedersi, ma poco rispondente ai bisogni, è perfinodannosa.
La figura professionale
Competenze
Il fotografo virtuale deve avere alcune conoscenze che hannoi fotografi reali. Deve conoscere i meccanismi fondamentalidella percezione visiva, sapere come si comporta unafotocamera (obiettivi, angolo di ripresa, inquadratura) ecome si dispongono le luci, deve conoscere il linguaggiodelle immagini (forma, equilibrio, composizione, colore,contrasto, luminosità, saturazione, ecc.), deve saperequalcosa di comunicazione visiva per potersi inserire inprogetti e prodotti di comunicazione (brochure, siti web,ecc.).
Deve saper usare un programma di CAD, uno di grafica 3d, unprogramma di fotoritocco.
Soprattutto deve saper valutare in modo corretto i problemida visualizzare e le informazioni che servono a monte perpoter fare un rendering utile e con l'efficaciadesiderata.
Queste competenze possono aggiungersi a quelle di chigià lavora in azienda con il CAD o con la grafica, opossono costituire una figura professionale autonoma, chepuò operare come dipendente o come free lance.
Con la potenza dei moderni notebook, il fotografo virtualepuò anche lavorare in giro, recandosi presso ilcliente con il Pc e i software che gli occorrono.
Mercato
Per chi può lavorare un professionista delgenere?
Per tutta l'industria manifatturiera (oggetti inmetallo, vetro, plastica). Può produrre immagini persiti Web, cataloghi, pubblicità, fiere.
Per sedi congressuali, turistico/alberghiere, di formazione.Può simulare la sala con la disposizione del pubblico,del palco, delle luci, dell'allestimento. In prospettivale sedi possono alimentare un data base a cui attingere perfare sopralluoghi virtuali in ogni parte del mondo.
Per organizzatori di eventi speciali, che possono mostrareal cliente il layout dell'evento quasi come se fossegià stato fatto: concerti in piazza, sfilate,convention.
Per produttori di siti Web, che hanno bisogno di immaginileggere e veloci per aggiornare il sito.
Il Web porta a considerare l'attività in rete, conpossibilità di condivisione di file, di primitive, dioggetti, di set virtuali. Già esistono comunitàin cui ci si scambia le proprie realizzazioni. Ciòsignifica che se ho bisogno di una sedia e la trovo nel database della comunità, me la scarico e poimetterò qualcosa di mio in cambio, nella logica delpeer to peer.
Blender.org è una comunità diquesto genere, dove fra l'altro si può scaricareBlender, il software gratuito per modellazionetridimensionale. È un software open source che vienecontinuamente aggiornato e che funziona benissimo.
Fra i software gratuiti e open source, Gimp è unottimo programma di grafica bitmap, e Inkscape di graficavettoriale.
Formazione
Un professionista del genere può essere formato adistanza, poiché molte competenze sono informatiche.
Per la simulazione di sale si può fare qualchesopralluogo reale, per far comprendere all'allievo qualisono i dati "sensibili" della sala e come vannovisualizzati nei disegni tecnici e nelle simulazioni.
Con poche lezioni condotte da esperti che già fannoquesto tipo di lavoro ci si mette in condizione di elaborareset virtuali preesistenti modificandoli. Per diventaretotalmente autonomi ovviamente ci vuole un po' piùdi tempo e di impegno.
Un professionista del campo: Michele Ingenuo
A Disneyland di Parigi Michele Ingenuo, assistente diproduzione del settore convention, realizza simulazionivirtuali su richiesta dei clienti. Ho avuto modo diconoscerlo e di apprezzare il suo lavoro qualche anno fa,quando ho fatto una convention per un istituto bancarioitaliano, nelle sale della Disney.
Michele si definisce un "visionario-fotografo" o"fotografo del futuro" , perché conl'uso delle nuove tecnologie visualizza idee e progettisuoi o del cliente con immagini quasi fotografiche, moltosimili a quello che sarà il prodotto finito.
Michele lavora a DisneylandResort Paris dal 1997, e realizza disegni e immaginidelle future convention nei due centri congressi New York eNewport Bay, con le idee del cliente combinate con quelledegli altri servizi tecnici. Il cliente sceglie una dellesale, o comunica le sue esigenze, e Michele insieme conl'ufficio marketing gli suggerisce la sala e lasistemazione più adatta. Nella memoria del suocomputer risiedono tutti i dati tecnici delle sale, misure,piante e sezioni in formato Cad.
Con il Cad si fanno disegni tecnici e studi difattibilità per vedere se negli spazi stabiliti sipuò far entrare correttamente e secondo le norme disicurezza tutte le persone ed il materiale tecnico richiestidal cliente.
Partendo da questi disegni si fanno visualizzazionitridimensionali che simulano vedute reali della sala emostrano il progetto creativo, o evidenziano problemitecnici. Per esempio, che cosa vedrà uno spettatoreseduto nel punto X se si vuol mettere al centro della salauna struttura alta 4 metri e larga 3? Vedrà la scena?Le luci andranno a disturbare le proiezioni?
L'effetto è quello desiderato dall'artdirector e dal cliente?
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