Informatici e lavoro pubblica amministrazione: solo consulenti e liberi professionisti laureati possono avere incarichi a causa di una nuova legge

Nota: La legge in esame è stata approvata nel Gennaiodel 2009

Dicembre 2008 Camera dei Deputati, è lì che,dopo un anno di alterne vicende, cambi di governo e vociconfermate e smentite in maniera intermittente, si èinfine perpetrato uno dei più gravi delitti degliultimi anni: alla stregua di un campo di sterminio, di unacaccia agli eretici, della caccia alle streghe, dellapersecuzione dei cristiani, insomma nei modi e nelle maniereutilizzate nei secoli per l’annientamento di unacompagine, di una comunità, di un gruppo di personeunite da un fattore comune, è avvenuta la definitivasoppressione, come soggetto imprenditoriale e professionaledella figura dell’informatico purtroppo non laureato mamagari con esperienze pluridecennali nel grande mondodell’innovazione tecnologica.

Di fatto, come si fa a scuola con una banale spugnacancellina da gesso, nel nostro paese si è annientatauna intera categoria di persone che lavorano condignità, con onestà, con grandeprofessionalità secondo i dettami deontologici delleproprie associazioni, aldilà della citata“specializzazione universitaria” e pagano fior ditasse fino all’ultimo centesimo.

Certo è che in questo momento la figuradell’informatico con un know-how di anni ed annipassati tra notti insonni e grandi problemi da risolvere perla pubblica amministrazione ma senza Dott o Ing. davanti alsuo nome sul biglietto da visita non esiste più, difatto si preferisce alle sue grandi conoscenze un titoloaccademico che nel settore specifico conta solo come cartastraccia.

La cosa più agghiacciante è che si usano pesi emisure diversi per cittadini che sono nati e vivono nellostesso paese ma che appartengono a segmenti diversi del mondodel lavoro nazionale, e questo fa pensare proprio ad una verae premeditata campagna persecutoria e discriminatoria.
Mi riferisco agli incarichi consulenziali di naturainformatica verso la Pubblica Amministrazione, che, da unanno a questa parte con alternanza di interpretazioni emodifiche, di fatto e nonostante reali necessità ditante realtà italiane, non possono essere piùassegnati a professionisti non laureati.

Ma veniamo ai fatti che riepilogherò in formasintetica:

1) Finanziaria 2008 : il comma 76 dell’articolo 3 dellalegge 24 dicembre 2007, n.244 (finanziaria 2008) stabilisceche gli incarichi professionali potranno essere conferitisolo a soggetti in possesso di specializzazione universitariaafferente l’oggetto della consulenza ed in possesso dicomprovata professionalità;

2) Gennaio 2008 il dipartimento della Funzione pubblicaesplicita che per “specializzazioniuniversitarie” si intende il possesso di laureamagistralis (laurea sui 5 anni);

3) Durante tutto il 2008 c’è una alternanza dimotivazioni e interpretazioni su “specializzazioniuniversitarie” addirittura la corte dei conti lombardasi esprime chiarendo che i termini usati si riferiscono alleparticolari abilità “paragonabili” aquelle che si “potrebbero” ottenere con unalaurea quinquennale e/o triennale;

4) A testimonianza di ciò un comunicato ufficiale delCollegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnicilaureati: ‘art. 3, comma 76, della legge finanziaria 24dicembre 2007, n. 244 ha introdotto l’obbligo che laPubblica Amministrazione conferisca consulenze ed incarichiesclusivamente ad esperti di “…comprovataspecializzazione universitaria”. Sono immediatamentesorti interrogativi su cosa si dovesse intendere con questa(non chiara) dizione. Il Ministero della Funzione Pubblicaè intervenuto con due Circolari (prot. n. 5/2008 eprot. n. 10/2008) precisando che per “comprovataspecializzazione universitaria” si deve intendere ilpossesso di una “laurea specialistica” o di“secondo livello”.

Si tratta, tuttavia, di una interpretazione erronea, che staprovocando gravi danni, in quanto tutte le PP.AA. revocano onon rinnovano più contratti di consulenza e gliincarichi a tutti i soggetti diplomati, oppure in possesso diun diploma universitario ovvero di una laurea di primolivello. Non è questa la ratio del provvedimento ed ilCollegio Nazionale ha contestato la posizione del Ministerodella Funzione Pubblica sin dall’inizio, quando ancorac’era il Governo Prodi, ripetendo poi le propriecontestazioni all’insediamento del nuovo GovernoBerlusconi.

Il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnicilaureati esclude che la volontà del legislatore fossequella di riferirsi ad uno specifico titolo o livello distudio, giacchè diversamente lo stesso avrebbeespressamente indicato la circostanza (ad esempio con laformula “Sia in possesso di una laureaspecialistica”), in maniera tale da non far sorgeredubbi al riguardo.

Il novellato art. 7, c. 6, del D. Lgs. n. 165/2001, pertanto,non può essere riferito al possesso di un determinatotitolo di studio universitario, ma impone diversamente (ecerto più efficacemente) l’obbligo che ilsoggetto incaricato dalla Pubblica Amministrazione possiedaun livello almeno universitario di specializzazione, chepuò essere conseguito in vari modi (con la frequenzadi master, con corsi di specializzazione universitaria, conl’iscrizione in Albi professionali, ecc.). In tal sensosono stati svolti ripetuti interventi, non solo presso ilGoverno, ma anche presso le Sezioni Regionali della Corte deiConti.

5) Nonostante ciò nessun segretario amministrativo dichicchessia pubblica amministrazione si prende laresponsabilità di stipulare contratti conprofessionisti non in possesso di laurea magistrale;

6) Nel frattempo professionisti anche cinquantenni con grandicurricula e notevoli doti professionali cominciano a scenderenell’inferno dell’anonimato e delladisoccupazione avendo dedicato da sempre le loro“attenzioni lavorative”, in manierapreponderante, verso il mondo della pubblica amministrazione.

7) Poi iniziano le beffe: “Incarichi esterni dicollaborazione e consulenze nella pubblica amministrazioneart.46 decreto legge n.112 del 25 giugno 2008″ IlGoverno, anche a seguito dell’intervento congiunto deiConsigli Nazionali dei Geometri, dei Periti Industriali e deiPeriti Agrari, ha inserito nel decreto-legge n. 112 del25/06/2008 (cd. “manovra d’estate”,pubblicato sul S. O. n. 152 alla G.U. n. 146 del 25/06/2008),la modifica dell’art. 7, comma 6 D. Lgs. n. 165/2001,riguardante gli incarichi esterni di collaborazione econsulenze nella pubblica amministrazione.

In particolare, la novella legislativa, contenutanell’art. 46 del citato decreto-legge, definisce echiarisce che i suddetti incarichi possono essere conferiti“ad esperti di … specializzazione ancheuniversitaria” ed, inoltre, dispone una derogaespressa, in merito al possesso della specializzazioneuniversitaria, “in caso di stipulazione di contrattid’opera per attività che debbano essere svolteda professionisti iscritti in ordini o albi o con soggettiche operino nel campo dell’arte, dello spettacolo o deimestieri artigianali”;

8) La prima discriminazione viene compiuta: Geometri, PeritiIndustriali e Periti Agrari oltre che saltimbanchi, attori,giocolieri e ballerine sicuramente sono più amati eforse appartengono a mondi più temuti e”prediletti”.

9) Novembre 2008: nascono le prime bozze della finanziaria2009 ed Italia Oggi il 7 novembre ipotizza una apertura delgoverno verso la categoria degli informatici oltre ad altretipologie lavorative, riconoscendo finalmente la grandeimportanza di quegli informatici che, seppure non in possessodi laurea specialistica quinquennale ma con alle spalleesperienze tecniche importanti e pluriennali anche in ambitodi amministrazione pubblica e magari appartenenti adassociazioni di categoria, rivestono in tutte quellesituazioni dove c’è richiesta diprofessionalità e provata competenza per la soluzionidelle problematiche delle P.A. locale.

10) Dicembre 2008 Camera dei Deputati Finanziaria 2009 edart.46: “Il comma 6 dell’articolo 7 del decretolegislativo 30 marzo 2001 , n. 165 , come modificato daldecreto legge 4 luglio 2006, n. 233, convertito, conmodificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e da ultimodall’articolo 3, comma 76, della legge 24 dicembre2007, n. 244, è così sostituito: «6. Peresigenze cui non possono far fronte con personale inservizio, le amministrazioni pubbliche possono conferireincarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, dinatura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti diparticolare e comprovata specializzazione ancheuniversitaria, in presenza dei seguenti presupposti dilegittimità:

a) l’oggetto della prestazione deve corrispondere allecompetenze attribuite dall’ordinamentoall’amministrazione conferente, a obiettivi e progettispecifici e determinati e deve risultare coerente con leesigenze di funzionalità dell’amministrazioneconferente;

b) l’amministrazione deve avere preliminarmenteaccertato l’impossibilità oggettiva diutilizzare le risorse umane disponibili al suo interno;

c) la prestazione deve essere di natura temporanea ealtamente qualificata;

d) devono essere preventivamente determinati durata, luogo,oggetto e compenso della
collaborazione.

Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazioneuniversitaria in caso di stipulazione di contrattid’opera per attività che debbano essere svolteda professionisti iscritti in ordini o albi o con soggettiche operino nel campo dell’arte, dello spettacolo o deimestieri artigianali, ferma restando la necessità diaccertare la maturata esperienza nel settore;

11) Fine di un lavoro, fine delle aspettative di vita,cancellazione dell’individuo, annullamento di decineedecine di anni di esperienza e certificazioni professionali,discriminazione dell’informatico, cemento tombale sututta una categoria. Lo tsunami sulla tecnologia, sullecompetenza, sulla professionalità.

E’ l’uomo che parla ora, l’uomo che acinquant’anni, dopo un trentennio passato a lavorarecon professionalità, competenza ed onestà perla pubblica amministrazione, prima come lavoratore dipendentedi aziende informatiche specializzate nella gestione delleproblematiche della P.A.L. poi come libero professionistaindirizzato nel medesimo settore lavorativo, oggi non riesceneanche a capire cosa sia o cosa rappresenti, figuratevi seriesce a trovare occupazione degna di chiamarsi tale.

Già perché con estrema semplicità e conla scusa di ottimizzare le risorse finanziarie, grazie ad unacongiura
corporativistica, si è voluta eliminare una interacategoria di lavoratori autonomi probabilmente molto
scomoda a gruppi di potere dal sapore squisitamenteaccademico.

La mia speranza e quella di tanti altri colleghi sparsi intutta Italia che hanno a che fare quotidianamente con leproblematiche di quelle realtà territoriali che nonpossono permettersi né un centro di elaborazione datiinterno, né risorse umane specializzate, ma checomunque ogni giorno devono fare i conti con la tecnologiache, giustamente, non deve essere il loro ”corebusiness” perché impegnati nell’erogazionedi tutt’altri servizi, è che si ripensi inmaniera strutturale a quanto espresso dalla finanziaria 2009passata alla Camera dei Deputati.

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