Marcello Tansini
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Lavoratori informatici stressati e a rischio di trombosi

I lavoratori più stressati e più a rischio diessere colpiti da gravi patologie sono gli informatici.E' questo il risultato di una ricerca inglese condotta inGran Bretagna dopo la notizia che avuto ampio spazio nellecronache inglesi che un programmatore Chris Simmons di 42anni, ha rischiato di morire dopo un intensa attivitàdi telelavoro.

Il professionista ha rischiato di essere colpito da unembolo, che può essere spesso mortale, a causa di unagrave trombosi venosa, patologia di cui sono fortemente arischio le persone che lavorano al computer, in particolarmodo nell'area degli arti inferiori per la quasiimmobilizzazione per lunghi periodi delle gambe sotto lascrivania.

Come affermano i medici inglesi intervistati, la trombosivenosa è tipica di soggetti sedentari, spesso di circa40 anni e oltre e in prevalenza di sesso maschile. Il rischioè che il sangue rimanga bloccato nelle vene dellegambee non ci sia un regolare reflusso verso il cuore:situazione che nei casi più gravi può farpartire emboli direttamente al cervello con gravi rischi perla stessa vita del paziente.

A questo pericolo di trombosi, bisogna aggiungere anche chealcune ricerche come quella fatta da kellyservices, famosasocietà di recruiting di personale, i lavoratoripiù stressati sono proprio gli informatici. La ricercarivela che non c'è alcun collegamento tra stress epaura per il posto di lavoro, ma lo stress è dovutoprincipalmente ad una attività sedentaria e carichi dilavoro mentali troppo elevati per lunghi periodi di tempo.

Come reagiscono le aziende? Finora le aziende informatichesembrano essersi poco accorte del problema, o meglio, hannofatto poco o quasi nulla per migliorare le condizioni dilavoro dei propri dipendenti informatici.

I medici consigliano, per evitare trombosi e una diminuzionedello stress di alzarsi circa ogni 45 minuti per fare unabreve passeggiata che permetta la riattivazione sanguignasoprattutto nelle gambe.

Da sottolineare che il telelavoro, spesso invocato da moltidipendenti appartenenti al settore IT, nel caso degliinformatici si può trasformare in una trappola ancorpiù grave per la propria salute psicofisica.

Infatti, molti telelavoratori informatici lavorano davanti alproprio computer ben oltre le 8 ore al giorno, senza orariregolari e supportando carichi di lavoro eccessivi, senzaneanche la distrazione dei propri colleghi di ufficio e indiversi casi in totale solitudine essendo la moglie e i figliimpegnati nelle proprie normali attività fuori di casadurante il giorno.